
"Il cartoccino" 1926-1936
Un po’ alchimista e un po’ pittore , il vecchio fotografo fermava magicamente sguardi e gesti da tramandare nel tempo.
La mostra fu un omaggio al lavoro e all’arte dei fotografi della Brianza, in particolare Luigi Corini di Arcore ed Ernesto Farina di Monza attraverso la testimonianza delle loro opere e l’esposizione delle loro attrezzature, donate al MEMB dai loro familiari. La rassegna ha voluto inoltre sottolineare come la fotografia, fin dai suoi tempi “pionieristici”, fosse considerata una manifestazione di arte pur conservando la sua valenza artigianale e come il fotografo altre che abile artigiano dovesse coltivare creatività, buon gusto e senso della luce, degli spazi e delle proporzioni, proprio come un pittore.
Le sezioni della mostra erano quattro: I fotografi di Monza e della Brianza; Le loro fotografie: ritratti, famiglie, manifestazioni, gruppi, scuola e lavoro, ambiente; Il processo di lavorazione; Macchine fotografiche d’epoca e accessori. La mostra iniziava con le illustrazione delle tecniche fotografiche e la loro trasformazione negli anni, fino trasformare la fotografia in una forma d’arte( la foto come quadro) per poi mutuarla attraverso l’elaborazione pittorica fino al suo utilizzo in opere pittoriche famosissime. Seguiva una rassegna di foto d’epoca di alto valore artistico oltre che storico, una ricerca sui fotografi di Monza e della Brianza e un omaggio alla loro arte e al loro lavoro, la descrizione del processo di lavorazione e l’esposizione di attrezzature e macchine fotografiche appartenute ai fratelli Farina e a Luigi Corini.