Alessandro Anzani nacque a Gorla nel 1877. Venne a Monza piccolissimo dove fu cresciuto dagli zii materni che avevano una fabbrica di telai. Fu un grosso industriale, un inventore geniale e un intraprendente uomo d’affari, dotato non solo di iniziativa, ma anche di coraggio e di spirito d’avventura: un vero pioniere. Aprì una fonderia a Monza, e la tenne aperta fino al 1926, nel quartiere di san Biagio, dove produceva un duralluminio che serviva a creare i motori che costruiva sia in Francia, dove aveva due fabbriche vicino a Parigi, sia in Inghilterra, nella fabbrica di Londra. Sentito del premio e della corsa alla traversata della Manica, nonché dei diversi fallimenti di Bleriot, Anzani volle parlargli per sapere, dall’interessato, quali erano le reali difficoltà del mezzo che usava. Compreso il problema propose a Bleriot il proprio motore. Bleriot pur accettando la proposta ammise di non avere i mezzi per pagare. Anzani gli propose allora di dividere il premio una volta conquistato il primato. Si trasferirono dunque a Calais dove progettarono la traversata, e misero a punto l’aereo. Il giorno della partenza, dal momento che Bleriot esitava a causa della nebbia, Anzani lo “incoraggiò” dicendogli che se non fosse partito avrebbe dovuto pagargli immediatamente il motore, ben sapendo che Bleriot non ne aveva i mezzi. Fu così che la Manica venne “conquistata” il 25 luglio del 1909. Sebbene Bleriot si sia sempre attribuito l’esclusiva del merito dell’impresa, non pagò mai il motore all’Anzani, che tuttavia trasse enormi vantaggi economici dalle commesse che ottenne da Francia e Inghilterra per i suoi motori.