Orari di apertura del museo: Colombo: mar. gio e dom. 10.00/12.30 ; mer. 16.00/18.30                          Luglio/Agosto Chiuso              |        Sede MEMB: mar. e gio. 9.00/12.30

Villa Reale Monza

Viale Brianza, 2

Industria tessile

Industria del cappello

L’operazione di tessitura consiste nell’intrecciare l’ordito montato su un telaio, con la trama (fili perpendicolari all’ordito). Per facilitare l’intreccio tra trama ed ordito, l’artigiano utilizza uno strumento che viene chiamato spola o navetta. Il Memb annovera nel suo patrimonio, alcuni esempi di questi semplici strumenti, oltre ad un telaio a licci, telaio con la caratteristica di poter produrre una tela dalla larghezza limitata e di piccole dimensioni.
Molte sono le donazioni della Pastori e Casanova, ditta fondata nel 1886 a Monza. Grazie alla creatività dei suoi disegnatori e all’abilità dei suoi operai la manifattura maturò una forte vocazione all’esportazione con la produzione di tessuti Jacquard per l’arredo. I modelli decorativi proposti dai disegnatori della Pastori e Casanova ricordano gli stili di ogni epoca. Un’ampia scelta di tessuti operati con telaio Jacquard: dal broccato al broccatello, fino ai lampassi passando dal damasco, ai velluti, agli spolinati. I più belli sono quelli in stile liberty, ma non mancano quelli che riproducono lo stile impero, lo stile ottocentesco con il suo disegno elegante, il fasto dei colori e delle forme, abbondanti e spaziose, ed uno molto originale in stile astrattista.
Numerose erano le scuole professionali diurne e serali che preparavano i disegnatori tessili. A Monza troviamo la scuola professionale Canesi. La preparazione tecnica era complessa e l’allievo doveva possedere doti particolari di precisione. Altrettanta impegnativa era la preparazione artistica: importante era riuscire a trasferire la visione generale dei motivi in piccoli punti colorati che costituivano la “messincarta” fondamentale per produrre la stoffa sul telaio jacquard. Terminata la scuola il tecnico veniva assunto con la qualifica di “messincartista”.
Fra gli strumenti di inizio Novecento numerosi quelli donati dalla Tessitura Cederna, dal tensiometro in metallo con funzionamento verticale, al bilanciere in ottone, dalle bilance agli aspini.